ALTRE MALATTIE AUTOINFIAMMATORIE

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Tra le potenziali cause di febbre periodica devono essere annoverate altre rare malattie autoinfiammatorie come la Sindrome di Blau (OMIM 186580), malattia trasmessa come carattere autosomico dominante, caratterizzata dall’infiammazione granulomatosa ricorrente a carico di articolazioni, tunica vascolare dell’occhio e cute, determinata da alterazioni a carico della proteina NOD2 coinvolta nella formazione dei granulomi: questa condizione non coinvolge il polmone e ciò può consentire di differenziarla dalla sarcoidosi.
La Sindrome CRMO (OMIM 259680) è una malattia autoinfiammatoria a eziologia sconosciuta con decorso imprevedibile, caratterizzata dalla ricorrenza di osteomieliti multifocali, in cui le colture del sangue e del materiale biologico derivante dai focolai osteomielitici risultano costantemente sterili: la malattia non risponde agli antibiotici, ma beneficia del trattamento con corticosteroidi, antinfiammatori non-steroidei, interferone, antagonisti del fattore di necrosi tumorale e bisfosfonati (come il pamidronato).
La Sindrome di Majeed (OMIM 609628), descritta per la prima volta nel 1989, è stata osservata solo in Giordania e si caratterizza per l’associazione dell’osteomielite multifocale ricorrente con una anemia diseritropoietica congenita.
La Sindrome PAPA (OMIM 614416) è caratterizzata da artrite piogenica, pioderma gangrenoso, acne di tipo cistico ed è causata da mutazioni a carico del gene che codifica la sintesi della proteina CD2BP1 che interagisce con la pirina regolandone l’espressione.
Occupa un posto a sé una malattia autoinfiammatoria non ancora conosciuta nei suoi intimi meccanismi patogenetici, la Malattia di Behçet (OMIM 109650), che si caratterizza per la ricorrenza di ulcere orali/genitali, uveite e manifestazioni cutanee e che può talora associarsi a febbri ricorrenti.

Tra le cause non-ereditarie di febbre periodica è doveroso infine ricordare la Sindrome PFAPA (febbre periodica/adenopatia/faringite/aftosi) la cui incidenza nella popolazione pediatrica generale è ampiamente sottostimata. Essa interessa per lo più bambini di età inferiore a 5 anni e si caratterizza per la febbre elevata ad esordio improvviso che ricorre con cadenza pressocché prevedibile ogni 3-4 settimane associandosi a linfadenopatia latero-cervicale, faringite e stomatite aftosa in assenza di segni clinici riferibili a infezioni del tratto respiratorio. Gli episodi febbrili della sindrome PFAPA “abortiscono” con la somministrazione di un corticosteroide (1-2 mg/kg/dose di prednisone, eventualmente seguita da mezza dose il giorno successivo) e sono mitigati per frequenza ed intensità dalla tonsillectomia: la decisione di questi trattamenti spetta ovviamente al pediatra che abbia valutato clinicamente il bambino e sospettato la sindrome. La storia naturale della sindrome PFAPA decorre favorevolmente, poiché tende spontaneamente a scomparire con la crescita del bambino senza lasciare alcun esito.

logo_scontornato.png GENERALITA' SULLE FEBBRI PERIODICHE EREDITARIE
logo_scontornato.png FEBBRE MEDITERRANEA FAMILIARE
logo_scontornato.pngSINDROME DA IPER-IgD/FEBBRE PERIODICA
logo_scontornato.pngSINDROME PERIODICA ASSOCIATA AL RECETTORE DEL FATTORE DI NECROSI TUMORALE
logo_scontornato.pngCRIOPIRINOPATIE
logo_scontornato.pngALTRE MALATTIE AUTOINFIAMMATORIE

Dr. Donato Rigante
Dipartimento di Scienze Pediatriche Medico-Chirurgiche e Neuroscienze dello Sviluppo
Università Cattolica Sacro Cuore
Roma